Naso


Naso

Risolvere in tempo i disturbi del naso è fondamentale per evitare che qualsiasi alterazione della respirazione, se non adeguatamente trattata, possa intaccare l'apparato respiratorio e cardiovascolare. Se soffri di ostruzione nasale prendi appuntamento con il medico otorinolaringoiatra: tramite una visita ad hoc potrà scoprire l'origine dell'ostruzione, se meccanica o dovuta a malattie della mucosa, e proporti la terapia più idonea alle tue esigenze. 

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Patologie del naso


Il dott. Davide Topazio a Teramo esegue visite specialistiche e prescrive terapie su misura per la cura delle patologie del naso. 

Alterazioni congenite dell'anatomia del naso, deviazioni del setto e aumento del volume della mucosa dei turbinati possono causare ostruzioni meccaniche più o meno gravi. In questi casi è consigliato operare chirurgicamente con un intervento di settoplastica, oppure iniziare trattamenti di radiofrequenza per la riduzione del volume dei turbinati.


Allergie, infiammazioni croniche e malattie del sistema respiratorio, invece, possono portare alla rino-sinusite, una patologia cronica della mucosa nasale, spesso legata alla presenza di polipi. I polipi e la mucosa nasale, quando infiammata, possono occupare parzialmente o totalmente le fosse nasali impedendo la fisiologica respirazione. Il trattamento chirurgico endoscopico è il più indicato per risolvere questo genere di disturbo.


Per prenotare una visita specialistica e curare con successo le malattie nasali rivolgiti al dott. Davide Topazio a Teramo.

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    Il naso è l'organo dell'olfatto e la principale entrata delle vie respiratorie.

      

    La porzione esterna del naso (piramide nasale) è rappresentata dalla prominenza piramidale localizzata al centro del viso, tra i due occhi e le due guance, ed è fornita di due aperture verso l'esterno - le narici - che consentono l’ingresso di aria.

    Lo scheletro del naso esterno comprende elementi di natura ossea ed elementi di natura cartilaginea. Le 5 aree anatomiche di riferimento del naso esterno sono: la radice nasale, il ponte nasale, il dorso nasale, le due ali nasali e la punta nasale.


    Internamente, il naso è costituto dalle due fosse nasali, separate completamente tra loro da un setto osteo-cartilagineo chiamato setto nasale; le fosse nasali sono due spazi vuoti, derivanti dalla particolare conformazione di alcune ossa del cranio (tra cui l'osso etmoide, il vomere, le ossa palatine e le ossa mascellari).

    Le tre regioni anatomiche del naso interno sono: il vestibolo (porzione più esterna delle cavità nasali), la regione olfattoria (situata all’apice delle fosse nasali e sede delle cellule olfattive, che consentono la percezione degli odori) e la regione respiratoria.

    Quest’ultima è la regione più estesa del naso interno, ed è rivestita da un epitelio pseudo-stratificato ciliato, in cui risiedono anche cellule mucipare caliciformi, deputate alla secrezione di muco.

    Nella parete laterale di ciascuna fossa nasale si trovano 3 sporgenze ossee ricoperte da tessuto vascolare erettile-cavernoso (più internamente) e da mucosa respiratoria ciliata (più esternamente). Si tratta dei cosidetti turbinati - l’inferiore, il medio e il superiore (ai quali può aggiungersi il turbinato supremo) - che con la loro azione partecipano ai meccanismi di condizionamento e filtraggio dell’aria in entrata.

    All'interno delle cavità nasali trovano sfogo, tramite degli orifizi chiamati osti, i cosiddetti seni paranasali. Questi rappresentano una pneumatizzazione delle ossa del viso poste attorno agli occhi, al naso e alle guance (osso etmoide, osso sfenoide, osso frontale e ossa mascel-lari) con funzione prevalentemente di alleggerimento del massiccio facciale e di risonanza acustica della voce prodotta. Ogni fossa nasale comunica con un seno frontale, un seno etmoidale (anteriore e posteriore), un seno sfenoidale e un seno mascellare.

    Posteriormente, le cavità nasali comunicano con il rinofaringe attraverso due aperture che prendono il nome di coane.


    Da un punto di vista funzionale il naso favorisce atti respiratori più lenti e profondi permettendo una migliore diffusione polmonare dell'aria inspirata.

    Come primo tratto delle vie aeree, il naso ha il compito di adattare l'aria inspirata alle esigenze del corpo umano (funzione respiratoria). Assolve a tali funzioni grazie alla presenza di specifiche strutture (come ad esempio i turbinati, la particolare vascolarizzazione o le cellule mucipare e ciliate) che gli permettono di riscaldare e umidificare l'aria introdotta con gli atti respiratori, nonché di filtrarla da eventuali impurità che poi vengono eliminate per azione combinata del muco e delle cellule ciliate. Se le cavità nasali mancassero di tali meccanismi di “condizionamento” l'essere umano introdurrebbe nei polmoni aria non sufficientemente calda, non filtrata e non correttamente umidificata.


    La funzione olfattoria, benché meno sviluppata rispetto ad altre specie animali, rimane assolutamente rilevante nella vita sociale dell'essere umano. La mucosa del tetto delle fosse nasali, dei turbinati superiori e medi è particolarmente ricca di strutture recettoriali atte a riconoscere molecole presenti nell'aria inspirata ed a trasformarle in impulsi nervosi, i quali, processati a livello del sistema nervoso centrale, diventano sensazioni olfattorie.


    La funzione fonatoria si esplica attraverso la risonanza che il naso offre durante la fonazione, nello specifico durante la produzione di alcuni fonemi come n e gn. Quando si emettono i fonemi nasali, la lingua chiude la cavità orale, il velo palatino si abbassa e la rinofaringe e le cavità nasali sono aperte alla fuoriuscita dell'aria.


    La funzione reflessogena si esplica attraverso la produzione di muco e la produzione di starnuti, che hanno alla base una funzione protettiva, ma possono spesso diventare spia di qualche patologia nasale.


    Sintomi e segni più frequenti:


    - ostruzione respiratoria nasale (naso chiuso): si intende una riduzione più o meno accentuata del flusso aereo nasale. Può trattarsi di un disturbo occasionale, ricorrente o persistente; può riguardare una o entrambe le fosse nasali, insorgere improvvisamente oppure in maniera progressiva, manifestarsi da solo o in associazione ad altri sintomi nasali. L’ostruzione nasale può comparire unicamente, o più frequentemente accentuarsi in alcune posizioni, come quella distesa.


    - rinorrea (naso che cola): si intende genericamente la fuoriuscita di liquido dal naso. In base al processo patologico che determina tale sintomo, le secrezioni avranno caratteristiche differenti: acquose/sierose (ad esempio nelle riniti vasomotorie, nelle riniti allergiche o nelle fistole rinoliquorali), mucoso, purulento (ad esempio nelle sinusiti acute) o ematico (espistassi, ad esempio nei traumi nasali, nella rottura di varici nasali, in alcune neoplasie, ecc).


    - rinolalia (o voce nasale): si definisce “chiusa” quando esiste un impedimento al passaggio dell'aria nel naso con una riduzione della risonanza nasale, le consonanti m-n vengono pronunciate come b-d (come banalmente può avvenire anche in corso di un raffreddore). Una rinolalia “aperta” si verifica quando vi è un anomalo passaggio di aria nel naso con aumento della risonanza nasale, per cui alcuni fonemi che normalmente non avrebbero risonanza nasale, la assumono.


    - dolore: può accompagnare molti processi patologici del distretto naso-sinusale, da quelli infiammatori (acuti e cronici) a quelli traumatici o neoplastici. In generale il dolore può avere carattere pulsante o continuo, essere spontaneo o provocato, persistente o inter-mittente. Spesso alcune forme di cefalea possono essere dovute a problematiche naso-sinusali; per queste forme si parla di cefalea rinogena ed un corretto inquadramento diagnostico e un adeguato trattamento causale possono essere risolutivi.


    - funzione olfattiva: può presentare molteplici alterazioni di tipo qualitativo e quantitativo. Le condizioni di più frequente riscontro sono rappresentate da iposmia ed anosmia, vale a dire rispettivamente la riduzione o la perdita totale dell'olfatto. Queste possono essere causate da forme di conduzione, dovute a patologie naso-sinusali (ad es. flogistiche, la poliposi nasale), strutturali (come le deviazioni settali marcate, nelle quali le sostanze odoranti hanno difficoltà a raggiungere l’epitelio olfattorio a livello del tetto delle fosse nasali), da forme neurosensoriali legate a patologie del sistema nervoso centrale (come ad es. la Malattia di Parkinson), o ancora da forme miste.

    - iperosmia: è una situazione riconducibile a una disregolazione della sensibilità olfattiva, per la quale uno stimolo viene percepito come particolarmente intenso e può diventare molesto per il paziente, fino a creare delle reazioni riflesse anche molto intense (quali nausea, vomito, cefalee, crisi pre-sincopali o sincopali).

    Tra le alterazioni qualitative della sfera olfattiva riscontriamo la parosmia, che può essere intesa come la percezione di un odore che non esiste nell'ambiente (in tal caso si parla di allucinazione olfattoria) o di una percezione erronea di un odore presente nell'ambiente, e la cacosmia, intesa come percezione di odori fetidi, la quale può essere oggettiva (per esempio in patologie flogistiche nasali con secrezioni maleodoranti) o soggettiva (per esempio in alcune patologie del sistema nervoso centrale).


    - starnutizione: tipicamente associata alle forme allergiche o da raffreddamento, può accompagnare varie patologie flogistiche naso-sinusali o manifestarsi come riflesso secondariamente alla presenza di corpi estranei nelle cavità nasali (specie nei bambini). Lo starnuto è un meccanismo di difesa aspecifico che tende ad allontanare dal naso sostanze irritanti o allergeni.


    - tumefazioni o ulcere della piramide nasale: spesso possono essere espressione di una patologia neoplastica (benigna o maligna), da attenzionare e valutare clinicamente e con esame istologico.


    In caso compaiano uno o più dei suddetti segni e sintomi, è necessario effettuare una visita otorinolaringoiatrica od otologica con eventuali esami strumentali per individuare la causa della patologia di base ed impostare la terapia medica e/o chirurgica del caso.


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